La violenza non è un destino: al via a Bari il percorso con il Servizio Sociale Scolastico

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Ha preso il via a Bari, a partire dal mese di marzo, l’attività “partecipata”, a cura dalle Assistenti Sociali degli sportelli del Servizio Sociale Scolastico della Fondazione Firss, le dott.sse Anna Santovito e Maria Martino.
Il percorso è rivolto a studenti e studentesse e focalizzato su una lettura multidimensionale della  violenza volto ad arricchire la loro capacità di analisi e offrire strumenti di riconoscimento e di intervento. A partire dalla Comunicazione non violenta e dal contrasto verso tutte le forme di prevaricazione che impediscono la piena fruizione dei processi di vita.
Le attività di ascolto e di accoglienza fornite dagli sportelli di Servizio Sociale Scolastico si terranno per l’intero mese e saranno realizzate anche attraverso interventi nelle classi con l’obiettivo di creare partecipazione e coinvolgimento.

Raccontare le cose positive, la bellezza di percorsi che portano le ragazze e i ragazzi che hanno conosciuto la violenza a diventare adulti capaci di prendersi cura, è sicuramente la rappresentazione più autentica. Tanti ragazzi stanno esprimendo il bisogno di sentire su di loro uno sguardo che permetta di valorizzare l’esperienza. Il ruolo del Servizio Sociale Scolastico punta dunque il focus su identità e alterità come integrazione e intersezionalità. Inoltre, partendo dall’analisi dei dati raccolti in campo dagli sportelli di servizio sociale scolastico, durante i colloqui conoscitivi si continua ad operare ispirandosi all’obiettivo di non lasciare nessuno indietro.
L’attività mira inoltre a fornire basi teoriche e conoscitive per attivare processi di prevenzione e sensibilizzazione nel caso in cui si instaurino di relazioni violente.
Partita nel mese di marzo l’iniziativa coinvolgerà tutte le classi e le sezioni dell’Istituto Comprensivo De Marinis – Bari Carbonara – appartenenente al IV municipio.

Trai temi su si focalizza l’intervento vi sono la gestione dei conflitti violenti tra pari nei contesti sociali quali famiglia, scuola e lavoro. L’importanza della tematica risiede nell’accompagnare i ragazzi a riconoscere ed identificare la violenza e le sua diverse forme (violenza fisica, sessuale, psicologica, economica, stalking e il bullismo) con una breve introduzione al fenomeno delle molestie, dei ricatti sessuali, della violenza nelle istituzioni, della schiavitù e della tratta.

L’obiettivo della Fondazione Firss, attraverso la professionalità delle Assistenti Sociali Maria Martino e Anna Santovito, è quello di contribuire a prevenire ed educare alla conoscenza dei processi di costruzione sociale del fenomeno della violenza di genere, sviluppando sinergie con il mondo dell’informazione, con il settore della giustizia e della legalità, con le strutture socio-sanitarie, con le associazioni e con le istituzioni preposte sul piano preventivo, repressivo e di sostegno.

Dando voce direttamente ai ragazzi emerge un quadro ormai noto in cui gli studenti riportano disorientamento, apatia, perdita di fiducia in sè stessi sino alle migrazioni nelle psicopatologie cliniche, attacchi di panico, depressione, disturbi del sonno e alimentari, uso di sostanze e autolesionismo, instabilità emotiva.

Dotare gli studenti degli strumenti necessari per riconoscere la violenza e le sue conseguenze è sicuramente un aspetto fondamentale, prevenire ed educare resta invece l’obiettivo cardine su cui lavorare e per far sì che le nuove generazioni crescano con una cultura dell’uguaglianza e del rispetto.

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