Nidò: dove il cuore di una mamma trabocca di gioia per la sua bambina

La proposta del Nidò, mi è stata fatta così, quasi casualmente e immediatamente capii che era un’occasione da cogliere al volo, nonostante la bimba avesse solo 8 mesi.
Pensai subito a quanto potesse essere dura vivere l’esperienza del primo distacco giornaliero da mia figlia, visto che fino a quel giorno non l’avevo mai lasciata senza di me. Mi consolai sapendo che in un primo tempo avrei fatto l’inserimento con lei, osservando, così, da vicino le attività che avrebbe svolto.
Devo dire che la bimba mi ha dato la “soddisfazione” di stare ben poco con lei, perché si è ambientata meravigliosamente.
Le maestre si sono rivelate persone davvero speciali: professioniste e donne formate, pazienti e sempre sorridenti.
Un ambiente tranquillo e sereno quello del Nidò, dove le iniziative e le sorprese non mancano mai e dove i bambini vengono rispettati per il loro modo di essere.
Nel descrivere questa esperienza ho, volontariamente, usato il passato remoto nonostante siano solo 6 mesi che la mia bimba frequenta il Nidò, ma posso assicurare che l’ambiente è così accogliente e familiare che è come se conoscessi tutti da una vita.
La mia bambina cresce giorno dopo giorno, mi sorprende anche nelle piccole cose e socializza molto più facilmente con chiunque. Ha un legame spettacolare con chi si prende cura di lei e non c’è mattina che accompagnandola, io la lasci piangendo.
Perché come scrisse H.D Thoreau “se un bambino non ha lo stesso passo dei suoi compagni è perché ode un diverso tamburo. Lasciatelo camminare sulla musica che sente, quale che sia il suo ritmo“…e questo le maestre lo hanno capito e attuato perfettamente!