L’importanza delle relazioni e il potere degli affetti

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Casa Amica – Fondazione Maria Rossi Onlus è la residenza per anziani di Fregona, paese di neanche 3 mila anime in provincia di Treviso che si estende sull’area pedemontana a nord-est di Vittorio Veneto e su buona parte dell’altopiano del Cansiglio.
Casa Amica fa parte del progetto Caleidos Veneto che vede coinvolti l’Amministrazione comunale di Fregona, l’Istituto Comprensivo di Cappella Maggiore e la Cooperativa sociale Itaca, ente capofila del progetto nella regione veneta.

La residenza collabora da diversi anni con la Cooperativa Itaca nell’ambito del servizio Operativa di comunità. La Fondazione Maria Rossi crede molto sull’apertura della struttura alla comunità territoriale e, in diverse occasioni, ha realizzato momenti esperienziali a carattere intergenerazionale. Il riavvio delle attività del punto educativo Caleidos è una di questi momenti.

Protagonisti dell’apertura del punto educativo sono stati una ventina di bambini accompagnati dai loro genitori e davvero tanti anziani residenti nella Casa. La festa è stata così entusiasmante e coinvolgente che la cooperativa Itaca ha ricevuto moltissimi riscontri positivi: tante chiamate da parte dei genitori che hanno voluto complimentarsi perché, a loro avviso, il progetto Caleidos ha saputo creare un momento emozionante e divertente.

Abbiamo incontrato il direttore della residenza per anziani, Franco Bernardo, che ci ha raccontato il progetto Caleidos dalla prospettiva di Casa Amica.

Direttore, il suo arrivo a Casa Amica non è molto lontano nel tempo.

Festa di riapertura del punto educativo Caleidos
Franco Bernardo, direttore della Casa anziani “Casa Amica – Fondazione Maria Rossi” di Fregona, durante la festa di riapertura del punto educativo Caleidos

“Sono arrivato a Fregona nel 2017 e ho trovato una situazione abbastanza complessa. In una fase iniziale, abbiamo messo da parte la progettualità sull’integrazione territoriale per puntare sulla riorganizzazione del personale, che aveva bisogno di risposte rapide. Superato con successo questo primo periodo, ci siamo guardati attorno perché il territorio è ossigeno fondamentale per la Casa anziani”.

Casa Amica come entra a far parte del progetto Caleidos?
“È stata l’allora sindaca di Fregona, Laura Buso, a proporci di diventare partner di Caleidos; lavorare sulla povertà educativa è stata una sfida che abbiamo accolto di buon grado, ma è anche un grande privilegio. Con il cambio di amministrazione e l’insediamento dell’attuale sindaco, Patrizio Chies, la progettualità non è cambiata ed è restata di grandissimo livello. Per noi è stata significativa la partecipazione entusiasta del nuovo primo cittadino alla grande festa che ha riaperto le attività del punto educativo di Fregona, che si è svolta proprio qui nella sede di Casa Amica”.

E come sta andando?
“Le attività realizzate nell’ambito di Caleidos stanno riscuotendo un grande successo, lo dico senza ombra di dubbio; per noi il progetto si sta dimostrando un facilitatore di relazioni sociali ed umane, non solo tra gli anziani residenti, ma anche nel loro rapporto con i bambini che partecipano al progetto. Le persone anziane che abitano Casa Amica, infatti, sono molto coinvolti, partecipano e interagiscono tra di loro commentando con la luce negli occhi l’arrivo dei bambini con le loro mamme”.

Un impatto positivo…
“Di più. Le racconto l’esempio della signora Silvia ha 83 anni ed ha voluto partecipare a tutti i costi alla festa di Caleidos, restando in piedi nonostante il suo deambulatore. Ha partecipato con il clown Crostino a tutte le attività che sono state proposte e, probabilmente, per qualche ora si è completamente dimenticata delle sue difficoltà a mantenere l’equilibrio, tanto intenso è stato il suo entusiasmo nel ricevere i dischi dal clown e passarli poi agli altri anziani e ai bambini presenti.”

E i bambini?
“Entrando in Casa Amica i bambini imparano a stare in una comunità molto variegata, composta non solo dai loro familiari, ma anche da persone anziane e operatori sociali. Variegata anche nel senso di multiculturale: alla festa erano presenti bambini di origine araba e marocchina. Mi ha colpito positivamente la naturalezza con cui gli anziani si sono integrati, facilmente e fortemente, da subito con bambini di origine diversa, lo trovo un elemento importante e significativo. Si è venuta a creare una situazione molto allegra e intensa, anche in termini di relazioni, che spero possa rispondere alle aspettative di Caleidos”.

Caleidos sta mostrando l’importanza delle relazioni e il potere degli affetti, le sembra azzardata come affermazione?
“Affatto. Infermieri e operatori di Casa Amica, ad esempio, hanno partecipato allo spettacolo con un forte coinvolgimento emotivo; l’atmosfera era davvero bellissima, sembrava che nessuna delle persone che risiedono qui fosse malata o in situazione di fragilità. Ritengo sia un segnale importante, di un’organizzazione della Casa anziani molto friendly. Probabilmente il progetto sta aiutando Casa Amica anche in questo, il progetto è educativo non solo nei confronti dei bambini e delle loro famiglie”.

Oltre a Casa Amica, Caleidos vede il coinvolgimento anche del Comune di Fregona che prevede attività gratuite per bambini e genitori in Biblioteca, che ogni mercoledì pomeriggio (fino a giugno) apre le porte a mamme, papà, nonne e nonni che vogliano trascorre un po’ di tempo con i loro bambini e nipotini per attività, giochi ed esperienze insieme: dalle 16.30 alle 17.15 “Alla scoperta di mondi magici” con letture e laboratori creativi per bambini 3-5 anni; mentre dalle 17.15 alle 18 “Ci siamo anche noi!” con letture di storie tra le braccia di mamma e papà per bambini 0-3 anni.

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