Nodo Fondi: aiutiamo le scuole a sentirsi meno sole

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Il Nodo PFP Fondi è nato un anno fa, proprio nei giorni in cui il mondo imparava la parola lockdown. Quei giorni in cui, smarriti, si cercava di capire cosa sarebbe stato della scuola e si faceva spazio tra gli animi il bisogno di credere che tutto sarebbe andato bene.

È stato un anno di danza, con ritmi diversi che si sono susseguiti: sfiancante, talvolta, altre volte occasione per il silenzio e per l’ascolto. Incontri programmati, poi rinviati. E poi in presenza, poi non si può: “Tutti in quarantena”. Impegni finiti spesso nell’agenda dei prof, sempre dietro l’emergenza, quella sanitaria.

Oggi, che il mondo della scuola sembra aver reso ordinaria l’emergenza, finalmente siamo riusciti ad incontrare e conoscere alcune classi, alcuni volti, alcune storie che ci accompagneranno e accompagneremo nei prossimi mesi.

Convinti che il progetto PFP rappresenti un’occasione preziosa per la scuola e la comunità, con dedizione e senso di responsabilità, ci siamo messi in cammino con gli istituti del territorio, in modo particolare con l’Istituto San Francesco di Fondi.

Cercando di sperimentare un modello innovativo per stabilire un’alleanza educativa a partire dal vissuto e dalle emozioni dei ragazzi, il Nodo Fondi sta approcciando un dialogo con essi utilizzando uno strumento dei PFP, il questionario INAPP (Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche), un percorso dedicato alla valutazione delle competenze socio emotive.

Dopo questo primo approccio, sarà il momento di “ri-partire”, provando a costruire delle azioni e delle attività che possano aiutare le scuole a sentirsi meno sole, ad essere scuola, quella “con la ricreazione”, anche se a volte ancora a distanza.

Il fil rouge, sin da marzo 2020, è sempre stato quello dell’ascolto e della prossimità che cerchiamo di vivere quotidianamente con i ragazzi, con gli insegnanti e con le sentinelle dell’Azione cattolica. «Il nostro impegno è quello di stare con loro, indicando il punto dove tenere la luce bene accesa sempreè il pensiero di Milena Marrocco, Responsabile del Nodo Fondi. Lì, su quelle webcam spente, su quei volti apparentemente annoiati, che spesso rappresentano un segnale, che più che risposte, desiderano domande: “Come stai?”».

“PFP risponde ad un’esigenza educativa che dovrebbe accomunare tutte le istituzioni scolastiche: mettere al centro la personaè la riflessione di un insegnante dell’Istituto -. In un momento storico decisamente delicato come quello che stiamo vivendo, per raggiungere quest’obiettivo, riteniamo assolutamente necessario il ‘lavoro in rete’ con tutte le agenzie educative presenti sul territorio: lavorare insieme e fare squadra per rendere i ragazzi protagonisti positivi del loro stesso cammino educativo”.

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