“Uno slogan per Brancaccio”: quando il quartiere si racconta attraverso i giovani
di centrodiaccoglienzapadrenostro
A Brancaccio, la voce dei giovani si fa sentire in un contest che punta a costruire nuove narrazioni e a valorizzare i desideri di una comunità in movimento. È questo l’obiettivo di Uno slogan per Brancaccio, l’iniziativa che porta nelle scuole del quartiere un’opportunità di espressione creativa e di partecipazione attiva.
Il contest, presentato alle classi delle prime, seconde e terze classi dei Licei Ernesto Basile e Danilo Dolci, invita infatti studenti e studentesse a ideare una frase, incisiva ed efficace, capace di raccontare la loro realtà e superare i luoghi comuni, generando una racconto autentico, basato sui loro sogni e valori.
Gli incontri di presentazione dell’iniziativa in classe sono stati animati dall’intervento di Francesco Melodia del Centro di Accoglienza Padre Nostro ETS, che ha offerto uno sguardo approfondito sul lungo processo di trasformazione urbana di Brancaccio, descrivendo gli interventi attuati e i presidi presenti sul territorio. In particolare, ha raccontato l’azione quotidiana del Centro di Accoglienza Padre Nostro, fondato da Padre Pino Puglisi, e il ruolo di Brancaccio 3.0, una rete di associazioni che agisce come una forza collettiva per il cambiamento.
Questa cornice ha trovato ancor più valore nelle parole di Maria Pia Avara, volontaria del Centro Padre Nostro, che ha condiviso la memoria e la visione del Beato Giuseppe Puglisi, a trent’anni dal suo martirio. La sua testimonianza ha emozionato i presenti, ricordando come l’impegno di Puglisi, per promuovere speranza e giustizia nel quartiere, abbia posto le basi per una comunità più forte e coesa, che oggi vuole raccontarsi senza stereotipi.
La sfida di Uno slogan per Brancaccio permettere ai giovani di immaginare e raccontare il loro quartiere con parole nuove, che superino la visione problematica spesso attribuita a Brancaccio. L’obiettivo è chiaro: dare vita a una narrazione condivisa, fatta di desideri e di futuro, non di cliché.
L’iniziativa non è solo una gara ma un vero e proprio percorso in tappe, che terminerà il 25 gennaio 2025, data ultima per la consegna degli slogan. Per aiutare i ragazzi e le ragazze nel loro cammino creativo, è stato organizzato un ciclo di incontri con esperti in comunicazione sociale e marketing territoriale, che metteranno a disposizione tecniche e strumenti per raccontare un territorio con autenticità e professionalità.
Gli slogan prodotti saranno oggetto di valutazione da parte di una Commissione costituita ad hoc che procederà alla proclamazione dei vincitori che potranno partecipare, insieme ad altre 25 persone e due accompagnatori, a un’esperienza esplorativa guidata dalla cooperativa Terradamare. Un modo per scoprire la bellezza nascoste e vedere con occhi diversi, insieme ad altri giovani, il volto di una città in continua evoluzione.
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