Toscana. Le testimonianze di genitori, educatori, ragazzi e ragazze per dire grazie a “Bloom Again”, parlano di amicizia e ottimi risultati

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Siamo Romina e Carlo, i genitori di C., studente che ha appena terminato la prima media. Abbiamo avuto la fortuna di poter partecipare al progetto “Bloom Again”. L’educatore Nicola, affiancato a nostro figlio, è stato fondamentale nel suo percorso scolastico.  Ha aiutato ad incrementare l’autostima di C., gli ha insegnato il metodo di studio e lo ha supportato nello svolgimento dei compiti. Hanno instaurato un bel rapporto di amicizia. Nicola ha sempre incoraggiato C. a superare gli obiettivi che si prefiggevano insieme e ad ogni risultato festeggiavano come fosse una vittoria di entrambi. Grazie all’aiuto dell’educatore, C. ha potuto ottenere grandi soddisfazioni.  Ringraziamo tutti per questo progetto, in particolare la dottoressa Elisabetta Franchi che ci ha inserito. Grazie per questa opportunità. Speriamo vivamente che questo progetto possa continuare anche l’anno prossimo, perché per C. è stato molto utile ed importante sia per il suo percorso scolastico e sia per quello personale.

– Sono Manuela, la mamma di G. una ragazza affetta da acromatopsia e ipovedente, che ha frequentato la prima media. Voglio ringraziare tutti per averci dato la grande opportunità di partecipare al progetto, con un ringraziamento speciale alla dottoressa Elisabetta Franchi, del Centro di Consulenza Tiflodidattica di Firenze, che ci ha fatto conoscere il progetto. Abbiamo avuto la fortuna di avere con noi quest’anno, due volte a settimana, la dottoressa Marika, che ha instaurato subito con tutti noi un rapporto speciale grazie alla sua disponibilità, professionalità e sensibilità nel comprendere le problematiche legate alla nostra situazione. In quest’anno così importante, di passaggio e di crescita, è stata molto vicina a G. e le ha insegnato a gestire le varie materie di studio leggendo per lei quando era stanca. Importante è stato l’approccio con la tecnologia nell’uso del Pc e in quello del portale, per i compiti, le email e la class room. Ma anche il tenere in ordine il quaderno ad anelli con le varie materie, nel fare lo zaino  e nella gestione dei libri.

E’ stata d’aiuto anche nello studio delle lingue straniere, nell’affrontare materie per lei più complicate, come il disegno tecnico e l’uso del colore nell’arte. E’ stata fondamentale, insieme alla dottoressa Franchi, per la comunicazione con gli insegnanti, per far comprendere loro la patologia e individuare le strategie migliori per poter affrontare al meglio le varie difficoltà. Mia figlia si è rivolta a lei molte volte per avere un supporto psicologico e anche per avere un consiglio su come affrontare le varie situazioni che la mettevano in difficoltà. Grazie con tutto il cuore per questo progetto che ha dato ai ragazzi e a noi famiglie un anno di serenità nella speranza che possa continuare.

– Sono Gabriella, mamma di C. ragazza ipovedente. Ci tengo a mandare qualche riga di ringraziamento all’Unione per aver dato la possibilità’ a mia figlia  di partecipare al progetto “Bloom Again”. E’ stato un anno molto difficile per il passaggio dalla scuola elementare alla scuola media. Voglio ringraziare sentitamente l’educatrice Ilenia, che ha saputo non solo scolasticamente ma anche da un punto di vista personale affiancare C. nel suo percorso di crescita. L’ha aiutata ad affrontare le difficoltà vincendo le frustrazioni, le ha trasmesso la voglia di migliorare le sue competenze e di imparare cose nuove, perché, come dice mia figlia: “Ilenia sa tutto!” Sono state prese decisioni importanti tra le quali anche il cambio di scuola (lasciando compagni e amici storici), presa per volontà di C.  in serenità’ grazie al vostro supporto.

– Subito io e Davide ci siamo capiti – scrive uno degli studenti seguiti attraverso l’azione del progetto. Davide mi ha aiutato su tanti argomenti che non capivo, mi ha insegnato a giocare a scacchi e mi ha spiegato le basi per suonare la chitarra. Siamo andati a Firenze per vedere gli Uffizi e per andare a un museo di  geologia e paleontologia. Mi piace stare con Davide perché per due ore si fanno i compiti, ma anche battute e risate. Non mi poteva capitare di meglio.

– Sono Maria Chiara, educatrice che ha preso parte al Progetto “Bloom Again” nell’anno scolastico 2020- 2021. Colgo l’occasione per ringraziare la dottoressa Elisabetta Franchi per avermi contattata e aver riposto fiducia in me nel sostenere, supportare e affiancare R. nello studio, nello svolgimento dei compiti, nelle attività e nell’incentivare l’autonomia quotidiana della minore nel proprio ambiente di vita. Ringrazio anche la dottoressa Elena Ferroni, per il supporto, lo scambio e per essere stata un punto di riferimento, ma ringrazio per il lavoro svolto anche tutto il personale e le persone che si sono interfacciate con me in questi mesi. Il presidente, chi ha fortemente voluto questo progetto e tutti gli altri educatori (che non conosco di persona, ma ho avuto il piacere di vedere e sentire negli incontri online). Tutti con un proprio ruolo, competenze e professionalità che si sono integrate in un’ottica di lavoro di rete. Ringrazio la mia assistita R. e la sua famiglia perché si sono fidati di me, hanno aperto le porte della loro casa, sono stati sin da subito collaborativi credendo in questo progetto che ha dato i suoi frutti, direi ottimi, in quanto la minore ha avuto una bella pagella ed è rimasta veramente contenta dei risultati ottenuti. Lei ed io abbiamo instaurato un bel rapporto, caratterizzato da dialogo, fiducia, rispetto, collaborazione ed empatia. Credo fortemente che per poter essere di aiuto, devi comprendere l’altro e metterti letteralmente nei suoi panni, pensare come pensa e provare ciò che prova. Ho cercato di mettermi nei panni di R. e chiedermi di che cosa io avessi necessità se fossi stata al suo posto e l’ho guidata, tenendola per mano e accompagnandola in questo nuovo percorso rappresentato dal frequentare la prima media e puntando sempre alla sua autonomia. Sono stati mesi impegnativi, in cui lei non si è mai risparmiata. Ha lavorato molto e ci teneva a fare bene e a dare del suo meglio. Sono davvero contenta e soddisfatta dell’esperienza che è stata. Grazie a tutti.

– Sono Francesca, un’educatrice. Durante quest’anno ho seguito B., una ragazza ipovedente che ha concluso l’anno conseguendo la maturità classica. Ho iniziato il mio percorso con B. a novembre e ho notato cambiamenti positivi riguardo il suo andamento scolastico: è riuscita a concludere l’anno con il bellissimo voto alla maturità di 85/100 che ha reso entrambe molto felici, perché ci ha fornito un riscontro del lavoro che abbiamo svolto insieme. Ho notato che durante questo periodo è migliorata anche la fiducia in se stessa. I pomeriggi insieme non sono stati solo momenti di studio, ma anche momenti di ascolto e condivisione di esperienze che mi hanno arricchita come persona. Penso che il progetto “Bloom Again” sia servito ad entrambe. A lei, come momento di svago e di supporto allo studio ed a me, come momento di arricchimento e crescita. Vi ringrazio per l’opportunità che mi avete dato quest’anno, sperando di poter continuare a collaborare insieme.

– Sono stata contattata l’anno scorso da Cristina mamma di G. ragazza non vedente con difficoltà aggiuntive sul piano motorio e cognitivo, la quale mi ha proposto di partecipare al progetto per affiancare sua figlia. Abbiamo deciso di incentrare il nostro agire non solo su un’importante parte didattica (in cui si includono ripassi, compiti a casa ed esercitazione con scrittura e lettura in Braille), ma anche su alcuni mini progetti richiesti proprio da G. che poi ho riadattato alle sue esigenze. Il primo mini progetto è stato incentrato sulla cucina. Abbiamo creato insieme un quaderno contenente alcune ricette scelte e poi trascritte in Braille proprio dalla ragazza. Situazione Covid permettendo, con le precauzioni del caso (distanza, mascherina, igiene mani) siamo riuscite a replicare un paio di ricette incentrate molto sulla sensazione tattile, dove G. ha potuto partecipare attivamente assaporando indipendenza e sentendosi in grado di replicare le esperienze naturalmente affiancata. Inoltre, sempre insieme, abbiamo creato un nostro progetto di musica, con lo studio di alcuni testi in inglese di canzoni moderne scelte da lei. La musica è risultata molto importante per svagarsi ed essere indipendente. Ha anche imparato a cercare da sola le canzoni su youtube tramite l’assistente vocale del suo telefono, ha appreso nuove parole e frasi compiute in inglese, una delle lingue principali che studia a scuola aumentando la capacità di relazionarsi con le persone, accrescendo così gli argomenti di cui è in grado di parlare e la capacità di esprimere preferenze. Abbiamo fatto infine anche qualche sessione di lettura del “Piccolo Principe”, libro richiesto da lei. Come operatrice spero di aver avuto un impatto positivo, aiutando G. nelle sue nuove esperienze e spero di aver supportato la sua famiglia. Spero inoltre che i genitori siano soddisfatti del percorso fatto insieme, per lo meno una piccola parte di quanto lo sono io. Sono molto sicura che questo progetto abbia sostenuto in totale le famiglie e soprattutto aiutato tantissimo i ragazzi, per questo voglio ringraziare tutto il personale che ha lavorato con dedizione e ha permesso a me, come a tante altre persone, di poter diventare operatore. Spero con queste righe di aver reso anche solo una minima idea di quella che è stata la nostra esperienza e l’importanza che ha avuto e che la mia testimonianza possa contribuire in qualche modo a far proseguire il progetto anche in futuro.

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