Toscana. Affiancamento domiciliare e scolastico: altre testimonianze per dire grazie ai buoni frutti del progetto Bloom Again

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“Sono la mamma di Giulio, non vedente che ha frequentato il primo anno del liceo musicale. Dobbiamo ringraziare tutti per l’aiuto che è stato dato durante tutto l’anno scolastico e che ha permesso a Giulio di arrivare a fine anno con risultati a dir poco eccellenti. Lo studio per questi ragazzi non è facile ed avere qualcuno che li accompagni ha veramente un valore enorme. Con la speranza che si possa fare qualcosa anche in futuro, vi ringrazio di cuore”.

Vi scrivo per raccontarvi la nostra esperienza con il progetto “Bloom Again”.

“Mia figlia A., albina ipovedente, è stata affiancata da Samantha, che ha dovuto giostrarsi su più livelli. Mia figlia ha, tra le altre cose, una plusdotazione elevata, che se da un lato la aiuta sicuramente ad aggirare le difficoltà visive, dall’altro l’ha portata, sino a poco tempo fa, a sembrare, in ambito scolastico, quasi un robot. Inoltre ha 13 anni e quindi inizia ad avere una vera autonomia anche all’esterno. In questo Samantha si è spesa per farle orientamento in città, così da renderla indipendente. Poi oltre a supportarla nel lavoro meramente scolastico, ha fatto una specie di miracolo. Mia figlia A. è diventata una ragazzina veramente socievole, con gioia di tutti, da noi genitori ai professionisti del Centro per l’ipovisione, che l’hanno vista fiorire in tal senso. Sabato scorso A.  era in gara (pattinaggio artistico) ed a fine esibizione si è abbracciata con le compagne, visibilmente emozionata. Vi assicuro che è stato un momento bellissimo da vedere, per una mamma che fuori dall’ambiente domestico era abituata a vederla molto sulle sue. Grazie ancora!”.

“È stata un’esperienza molto bella e piacevole conoscere questa ragazza – scrive Margherita, che l’ha seguita durante questo anno scolastico – è stata una grande opportunità starle accanto e aiutarla a tirare fuori le sue potenzialità e i suoi doni sono state una grande gioia! Insieme siamo riuscite a finire l’anno scolastico ma soprattutto insieme siamo riuscite a credere di più nelle sue capacità”.

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