Che bella impresa andare a caccia di fake news

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a caccia di fake news

Il laboratorio “wow, che bella impresa” nasce dal corposo lavoro di rete tra l’equipe educativa, i docenti della scuola Einaudi e i laboratoristi di Microcosmi. La proposta di laboratorio nasce inizialmente dal tentativo di proporre qualcosa di insolito ed innovativo all’interno del contesto scuola, in una modalità di laboratorio aperto. Ed è proprio in questo contesto che tutti gli operatori coinvolti si sono trovati in un lavoro sinergico, abbandonando le iniziali proposte per accogliere il desiderio che veniva espresso dai ragazzi: quello di approfondire la realtà in cui vivono ogni giorno sui social. È così che viene stravolta la programmazione del laboratorio, in un percorso che di settimana in settimana è stato ridefinito e ricostruito proprio con i ragazzi e gli adulti che si sono iscritti. Un laboratorio sulla fotografia e sulle fake news, che ancora oggi resta senza titolo, ma che sicuramente ha lasciato una traccia in chi ha partecipato, non più solo fruitore di una didattica statica ma protagonista attivo di un percorso che è stato scritto con l’impegno di tutti.

È per questo che vogliamo proporre alcuni testi scritti dai ragazzi…

Eccone uno!

Pensiamo che l’essere umano sia sempre stato affascinato dal mistero, ogni risposta mancata è uno stimolo alla ricerca della verità. A volte risulta difficile definire una conclusione ma noi siamo qui per provare a scovarla.

Molti si son chiesti:” cosa c’entrano i misteri e i complotti con le fake news?” Ebbene, i misteri sono essi stessi fake news poiché sono tante le notizie false e inventate e purtroppo, circolando, portano alla disinformazione
Disinformazione come nel caso dei terrappiatisti (argomento trattato nel nostro lavoro), dove persone ignoranti credono a complotti senza effettivamente saperne nulla poiché sono tante e imponenti le basi scientifiche che smentiscono il fatto che la terra si piatta. Quindi, dobbiamo impegnarci tutti per riuscire a smascherare le fake news per evitare di diffondere sempre di più la disinformazione, che in altre tematiche porta anche all’odio, perché si sa, siamo in un mondo globalizzato e multiculturale ma, purtroppo, di persone ignoranti ce ne sono tante.

– Miriana, Valeria, Nara, Artmisia –

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