Gian Burrasca… #distantimavicini!

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A seguito delle varie disposizione del Governo relative al contenimento del contagio da Covid19, l’azione Gian Burrasca si è interrotta bruscamente. Dopo una fase iniziale di spaesamento, gli educatori hanno cercato di ripensare in modo alternativo l’attività educativa, con l’obiettivo di tenere agganciate famiglie e ragazzi, garantendo loro vicinanza, sostegno e supporto educativo.

Sono state prontamente avvisate le famiglie rispetto alla chiusura della struttura frequentata dai loro figli, offrendo la possibilità di restare comunque in contatto attraverso telefonate o messaggi. Inoltre, è stata loro proposta l’attivazione di un gruppo Whatsapp “GB in quarantena J”, a cui hanno aderito con molto piacere. Nel gruppo ci sono educatori, genitori e ragazzi: ci si scrive, ci si racconta come vanno le giornate, si condividono pensieri e ci si tiene compagnia. Si mantiene virtualmente quel legame che si è costruito in questi mesi di attività in presenza.

L’equipe educativa ha strutturato e realizzato attività educative a distanza tramite laboratori telematici al fine di coinvolgere in modo attivo i ragazzini, e perché no, anche i loro genitori, facendoli interagire tra loro. Si tratta di video “tutorial” realizzati e post-prodotti dagli educatori, che mostrano per esempio come realizzare semplici ricette di cucina o lavoretti artistici utilizzando materiali di riciclo facilmente reperibili, con l’invito a mettersi all’opera e a mandare video o foto delle loro realizzazioni. Altri sono video musicali autoprodotti, altri ancora di semplice saluto o che mostrano gli spazi interni ed esterni della struttura educativa che li accoglie (es. video animali).

Si cerca in tal modo di mantenere vivo il senso dei “laboratori del fare extra-time” proposti durante l’esperienza in struttura. I ragazzi e i genitori sono apparsi fin da subito incuriositi da questo nuovo modo di stare in contatto: vedere gli educatori all’opera, sentire le loro voci, permette, seppur con tutte le limitazioni del caso, di sentirsi pensati e in contatto, appunto.

Per alcuni ragazzini si cerca, inoltre, di mantenere un presidio rispetto all’andamento scolastico, stando in contatto con gli insegnanti di riferimento.

Nell’attesa che questa situazione così inimmaginabile volga al termine, restiamo #distantimavicini, con la voglia di vederci il prima possibile!

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