Noi, sorelle di ragazze con disabilità. Michela Giraud e Carla Fermariello ieri al Polo di Aracne per lanciare i gruppi Siblings

di

“Se avessi saputo che esistono cose del genere, probabilmente la mia vita sarebbe stata diversa”. Michela guarda con gli occhi sgranati e piene di lacrime Carla mentre racconta dell’esistenza di gruppi di confronto e mutuo-aiuto per fratelli e sorelle di persone con disabilità.

In estate, in mezzo alle case popolari di Fidene, al Polo Inclusivo Sperimentale di Aracne, è stata allestita una piccola arena cinematografica all’aperto per inaugurare i gruppi dedicati ai fratelli e alle sorelle di minori con disabilità che partiranno a settembre. Il progetto Aracne, finanziato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile, ha organizzato la proiezione del film Flaminia e ha invitato la regista e protagonista Michela Giraud per presentarlo; insieme a lei, Carla Fermariello, co-fondatrice del Comitato Siblings Onlus.

Ne è nato un toccante dibattito tra sorelle di due ragazze con disabilità, tra risate e tanta commozione. “Nell’ambiente dove sono cresciuta io, la diversità non esiste. Per anni non ho conosciuto altre persone che come me avessero una disabilità in famiglia. Mi sono sentita incredibilmente sola in un mondo che mi diceva che le fragilità non esistono e che dobbiamo essere sempre tutti perfetti”. Non riesce a trattenere la commozione Michela quando Carla racconta del suo lavoro per mettere in rete i cosiddetti “Siblings”: fratelli e sorelle di persone con disabilità che, anche grazie al Comitato da lei fondato, possono confrontarsi tra pari. Sentirsi i “non visti” della famiglia, provare vergogna in adolescenza, sentire sulle proprie spalle responsabilità presenti e future; doversi occupare, da fratello, della cura della persona della propria sorella, accudire i propri genitori e non essere loro di peso. Quella che vivono i fratelli e le sorelle è una condizione unica ma spesso ignorata, tanto che si fatica ancora a trovare una definizione giusta. Solo con il film Flaminia, Giraud ha trovato il coraggio di affrontare le proprie fragilità e resta stupita, “e anche un po’ invidiosa” come ammette lei, dell’esistenza di reti di fratelli e sorelle. Perché una situazione delicata, se condivisa, diventa più sostenibile.

“Le nostre attività non sono rivolte solo ai minori fragili, ma anche alle loro famiglie. Grazie al finanziamento di Con i Bambini, a settembre partiremo con i gruppi dedicati ai Siblings. Noi siamo una rete e il nostro obiettivo è non far sentire solo nessuno: i minori fragili, le famiglie ma anche noi operatori e operatrici” spiega Veronica Aprile, responsabile progetto e vicepresidente della Cooperativa Idea Prisma 82, capofila del progetto. La cura che Aracne mira a realizzare è una cura verso tutto e tutti, senza manuale d’istruzione ma mettendo in gioco vissuti e sentimenti. Un percorso che mira all’attenzione, al confronto, all’ascolto e alla condivisione di dubbi, angosce, conflitti interiori, gioie e il bisogno di  esserci.

Regioni

Ti potrebbe interessare

Dalla porta ai microfoni: Buffon si racconta agli speaker di Jolly Roger

di

I volti degli speaker radiofonici di Jolly Roger – La radio dei pirati si sono illuminati quando l’intervista telefonica è cominciata. Dall’altra parte del...

Laboratorio radiofonico, Aracne e Jolly Roger on air per la Radio Inclusiva

di

Ha inizio da venerdì 13 settembre, all’interno del centro sociale Brancaleone di Roma, il laboratorio radiofonico inclusivo di Fondazione Media Literacy in...

Aracne, secondo incontro di Mutuo Aiuto per le famiglie del Municipio III

di

Giovedì 27 febbraio, presso il Polo Inclusivo Sperimentale, all’interno dell’Istituto Comprensivo Carlo Levi di Largo Monte San Giusto, 16 a Roma, si...