Un cambiamento speciale…

di

A cura del Consorzio Icaro

Ho incontrato Lina nell’aprile 2018, ma non era la prima volta che ci vedevamo. Già tre anni prima il suo primo figlio, Francesco, aveva frequentato un nostro nido.
Un percorso standard direi, una mamma gentile e cordiale, in una classe particolarmente numerosa che partecipava omogeneamente ad ogni attività proposta. Il nostro rapporto pertanto rimase molto superficiale, seppur conviviale.
Quando venne a chiedermi delle iscrizioni per il nido, pensai fosse proprio il beneficiario perfetto per Ali per il futuro; la mamma era disoccupata, in cerca di un lavoro, non solo per garantire un sostegno economico adeguato alla propria famiglia, ma anche per rispondere a una voglia di emancipazione e di crescita personale, per trovare una propria strada.
Lina non aveva proprio idea di cosa volesse fare da grande; quando ne parlavamo lei diceva “io vorrei solo lavorare, qualsiasi cosa potrebbe andarmi bene”, ma a me questa risposta non bastava; sentivo di poter ottenere di più! Ho fatto diversi colloqui con Lina, abbiamo parlato molto del suo passato, dei suoi studi scolastici, del suo test presso la facoltà di medicina per il corso di laurea in infermieristica. “Mi è andata male e non ci ho mai più provato” mi disse. In quel momento sentii che avevo trovato una possibile strada da percorrere. Dopo pochi mesi ci trovammo di fronte al bando per il corso di Operatore Socio Sanitario e ho pensato fosse proprio la sua occasione! Proposi a Lina l’iscrizione, ma lei era titubante: pensava all’insuccesso del test di infermieristica e non si sentiva in grado di affrontare un’altra verifica, aveva timore di un’altra delusione. La tranquillizzai, cercammo insieme i testi su cui studiare e prepararsi, e cominciò così il suo percorso. Il test andò benissimo e Lina cominciò il corso di OSS.
Il suo percorso non è stato certo semplice; tra i corsi, gli esami, i test e i tirocini i suoi impegni crescevano e le dinamiche familiari si facevano faticose. Per fortuna il progetto Ali per il Futuro ci ha permesso di sostenerla molto, offrendole soluzioni pratiche ai problemi logistici e di tutti i giorni. Una volta soltanto si lasciò prendere dallo sconforto e mi disse “Francesca, non so se ce la faccio…”. Capii che era il momento di farle vedere quanta strada del percorso avesse già intrapreso e che ormai era quasi arrivata alla vetta.
Dopo qualche mese Lina ha conseguito la qualifica e ha cominciato a lavorare stabilmente presso una clinica privata.
Lina per me rimane un grande esempio, l’esempio di una donna che si è messa in gioco e, nonostante le insicurezze, è riuscita a trovare la strada della realizzazione personale e professionale.

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