SPECIAL – Un intervento multidirezionale per contrastare la povertà educativa: un modello in nuce

di

di Clara Silva
Dipartimento FORLILPSI, Università di Firenze

La povertà educativa è quella condizione in cui a un bambino o adolescente è negata l’opportunità di apprendere, di fare esperienze significative, di sviluppare e far fiorire liberamente le proprie capacità, potenzialità e aspirazioni (Save the Children, 2017). I bambini che vivono in questa situazione sono dunque privati del godimento di un loro diritto fondamentale, quello di avere un’istruzione/educazione adeguata. Si tratta di un fenomeno in crescita in Italia e nel mondo e che può riguardare tutte le fasce della popolazione; tuttavia le ricerche mostrano che sono colpiti maggiormente i figli di famiglie monoparentali o numerose, o quelli i cui genitori vivono in condizioni di marginalità sociale o di grave fragilità economica e culturale (Milani, 2017). Anche l’esperienza migratoria può essere un fattore generatore di fragilità sociale e di maggiore esposizione alla povertà educativa per i figli dell’immigrazione. Il progetto ‘Ali per il futuro’ rappresenta una risposta a quella che si configura come un’emergenza sociale in Italia con un percorso integrato che da una parte promuove l’inserimento dei bambini più esposti nei servizi educativi e dall’altra interviene a sostegno dei loro genitori sia da un punto di vista formativo sia da un punto di vista sociale e di inserimento nel mondo del lavoro. Ciò attraverso un approccio metodologico multidirezionale che si ispira alla prospettiva ecologica allo sviluppo umano (Bronfenbrenner, 1979), secondo la quale al benessere del bambino concorre l’ambiente in cui cresce grazie all’interrelazione tra la famiglia e gli altri contesti sociali, tra i cui i servizi educativi. In relazione ai bambini di età tra zero e sei anni, garantirne l’accesso a servizi educativi di qualità significa offrire loro non solo un luogo che ne soddisfi le esigenze primarie di cura, ma anche un contesto adeguato a stimolare le loro capacità emotive e cognitive. Le neuroscienze hanno infatti dimostrato che le esperienze infantili precoci influiscono sullo sviluppo del soggetto non solo a breve termine ma anche a lungo termine e che uno sviluppo sano dipende in gran parte dall’ambiente in cui il bambino è inserito (Denham, 1998; Fonagy et al., 2002). Quanto alle famiglie, intervenire su di esse significa riconoscere il loro ruolo fondamentale nella crescita sana dei figli, spezzando la catena della negligenza. In quest’ottica ‘Ali per il futuro’ mira non solo a favorire una più adeguata relazione tra genitori e figli, ma anche un supporto sociale e culturale che metta i primi in grado di ripensarsi nel loro ruolo di cittadini attivi che contribuiscono allo sviluppo del territorio in cui vivono. In questa prospettiva l’esperienza che si sta realizzando grazie all’impresa sociale “Con i bambini” si presenta anche come un modello d’intervento quanto mai necessario proprio oggi in cui la pandemia in corso porterà inevitabilmente a un impoverimento generalizzato destinato a colpire in maniera più grave le famiglie con bambini piccoli già in situazione di precarietà.

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