IL PROGETTO “AD HOC”: LA FIAMMA RESTA ACCESA!

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Un progetto “tenace”

Prosegue tenacemente e con buoni risultati anche nella difficile situazione causata dalla pandemia il Progetto “AD HOC. Strategie di contrasto alla dispersione”: un progetto selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, coordinato da Cometa Formazione SCS e cofinanziato dalla Fondazione De Agostini.

Il Progetto si avvale di una variegata rete di Partner sul territorio: scuole, parrocchie, fondazioni, istituzioni, università, cooperative sociali, soggetti variamente attivi sul territorio in ambito educativo e sociale. Sviluppandosi nell’arco di 4 anni (2019-2023), mette in campo un’articolata serie di azioni e strategie di prevenzione e contrasto al grave fenomeno della dispersione scolastica, coinvolgendo attivamente i principali attori della comunità educante (famiglie, scuole, istituzioni e terzo settore). La mission è perseguita attraverso un’ampia e diversificata proposta di attività, che mirano a sostenere i ragazzi e le famiglie con percorsi personalizzati, nonché a rafforzare le competenze dei minori dotandoli di conoscenze e abilità integrative rispetto al programma scolastico e formativo.

Sono beneficiari dell’iniziativa 120 ragazzi dagli 11 ai 17 anni delle Scuole medie e superiori del territorio di Como, e le loro famiglie: giovani che si trovano in situazione di marginalità socio-economica e a rischio di dispersione o già in dispersione scolastica. Per loro vengono messi a punto percorsi cuciti su misura.

Un progetto molto articolato e innovativo, concepito per il territorio di Como e che al territorio si apre attivamente e con modalità inclusive e propositive.

AD HOC prevede azioni di: coordinamento territoriale, coinvolgimento della comunità educante, personalizzazione dei percorsi, orientamento e accompagnamento al lavoro, monitoraggio-valutazione dell’impatto sociale.

Il cuore oltre l’ostacolo

A fronte delle difficoltà incontrate a causa delle limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria, i partner del progetto hanno continuato le attività, incontrando sempre la risposta positiva dei ragazzi e delle loro famiglie.

Nonostante il momento difficile il progetto AD HOC non si è mai fermato!!!

Per tutto il 2020 sono state portate avanti con entusiasmo e con la necessaria prudenza tutta una serie di azioni importanti: dalle iniziative di cittadinanza attiva al sostegno alla genitorialità, dall’orientamento all’accompagnamento quotidiano dei ragazzi, fino ai webinar su temi fondamentali come la gestione del tempo durante la crisi o l’alleanza scuola-famiglia, l’intelligenza emotiva e l’uso di Internet…

Naturalmente le attività laboratoriali con i maestri artigiani, i momenti di formazione in assetto lavorativo, gli stage e tutte le altre principali attività in presenza sono state ridotte o sospese, nell’attesa della riapertura delle scuole. Ma durante tutto il lockdown AD HOC non è venuto meno alla sua missione: accompagnare quotidianamente, con percorsi personalizzati, i suoi ragazzi/e, con la stessa cura e attenzione alla persona di sempre.

I ragazzi hanno infatti continuato a ricevere l’appoggio dei propri educatori e tutor attraverso nuove forme di accompagnamento educativo: per i più piccoli, ad esempio, il Manto SCS ha creato un sito dove poter fare quotidianamente i compiti e i laboratori (di cucina, lettura, esercizi motori, disegno etc.) sia in gruppo sia in modalità “1 a 1”. Per i più grandi, Cometa Formazione ha potenziato i momenti di confronto, sostegno allo studio e, più in generale, dello “stare insieme” anche a distanza per confrontarsi e comprendere il senso di tutto ciò che stava accadendo. Le difficoltà sono state molte, ma l’attenzione alla persona è continuata con il valore portante di sempre: non lasciare nessuno solo. Per i ragazzi è stato importante e formativo scoprire il bello del prendersi cura, di qualcosa o di qualcuno.

Anche le Scuole partner del progetto AD HOC non si sono fermate! Hanno promosso incontri in presenza (fino a fine febbraio 2020) e webinar per i genitori del territorio di Como approfondendo, con formatori esterni, molteplici tematiche: l’utilizzo di internet nella crescita dei ragazzi; la gestione del tempo, dello spazio e della relazione ai tempi del Coronavirus; come rientrare a scuola e il ruolo dell’alleanza scuola-famiglia; come sostenere la motivazione dei ragazzi.

Durante il lockdown non è venuto meno neppure lo spirito di AD HOC nel rafforzare i legami tra genitori e figli. Come? Anche attraverso semplici gesti, come quello di cucinare insieme, un’attività gioiosa che unisce e permette l’espressione della creatività personale, rafforzando l’autostima e il sentimento di appartenenza, oltre che le relazioni familiari.

Non sono mancati gli incontri di orientamento online. Tra questi, molto apprezzato quello dedicato all’incontro con ospiti speciali, i ragazzi che alla scuola superiore ci sono già stati! Un’occasione unica per confrontarsi su timori, decisioni, aspettative per il futuro, dialogando con giovani adulti vicini al loro mondo, che hanno già fatto alcune scelte importanti e ineludibili.

Si è svolta online anche la terza Cabina di Regia del progetto con tutti i Partner: non solo un importante momento di aggiornamento sulle azioni ma anche un approfondito spazio di riflessione e condivisione sul tema dell’orientamento.

Mai come oggi, in questo contesto di didattica a distanza, quarantene, chiusure parziali/totali delle attività e di allarme in merito all’aumento del rischio di dispersione scolastica, è necessario mantenere un confronto aperto su questo tema.

Lo scorso 10 dicembre 2020 i giovani beneficiari del Progetto hanno invece potuto incontrare, seppur a distanza, i maestri artigiani scelti per la ripresa dei laboratori in presenza, sul tema della rilegatura e della stampa d’arte.

Giancarlo Busato, della Stamperia d’Arte Busato di Vicenza, e Gabriele Marchesi, della Legatoria Conti Borbone di Milano, hanno infatti accolto l’invito della Fondazione Cologni e di Cometa, raccontando online, con l’aiuto di immagini e video girati all’interno dei propri atelier, la bellezza del loro mestiere di tipografi e rilegatori e i contenuti dei laboratori.

I maestri hanno espresso tutto il loro entusiasmo e la loro passione, coinvolgendo i ragazzi e gli educatori con racconti ed esempi.

Il 4 e 5 febbraio 2021, presso le aule di Cometa, si sono finalmente svolti in presenza i primi laboratori artigianali di legatoria, grazie ai quali i ragazzi hanno potuto conoscere uno dei mestieri d’arte più antichi, ma con uno sguardo attento verso il futuro. I giovani si sono cimentati nel rilegare e realizzare un piccolo quaderno personalizzato, che hanno poi potuto portare a casa. Un momento di approfondimento didattico, tra impegno, manualità e saper fare, con una buona dose di divertimento!

I successivi tre cicli di laboratorio sono previsti entro l’estate 2021 (in base alle norme sanitarie), sui temi affascinanti della stampa d’arte (Stamperia Busato), della ceramica (Agnes Duerrschnabel) e della floricoltura (Fondazione Minoprio).

Comunicare AD HOC

Anche sul piano importante della comunicazione, il progetto AD HOC ha continuato il suo percorso, anzitutto attraverso l’aggiornamento e l’inserimento costante di contenuti sulla pagina Facebook dedicata e sul blog di Con i Bambini.

Il 3 marzo si è svolto online un incontro di coordinamento sul tema della comunicazione con i responsabili di Con i Bambini, che hanno offerto ai Partner alcune fondamentali linee guida per la più efficace comunicazione del Progetto e per promuovere una produzione costante di contenuti. A questo scopo è stata fornita a tutti i Partner di progetto una griglia tematica, che prevede diverse sezioni: Eventi di AD HOC; I ragazzi raccontano; Con le mie mani, Storie di vita artigiana, Eccellenze del territorio; Il valore del mestiere. Oltre al focus sulle azioni progettuali e i loro esiti, l’obiettivo è quello di allargare l’orizzonte di AD HOC attraverso scritti, testimonianze, contributi di opinion leader, protagonisti della cultura e dell’economia, maestri artigiani, eccellenze produttive dell’area comasca, chiamati a esprimersi su temi vicini a quelli portati avanti dal Progetto: l’orientamento e la formazione, il contrasto alla dispersione, il valore del lavoro artigiano, la moralità e bellezza del fare… E accanto a questi contributi anche i racconti, le storie di vite ed esperienze esemplari, che possano rappresentare concretamente un modello virtuoso per i giovani.

Si è svolta infine il 23 marzo scorso anche la quarta Cabina di regia prevista dal Progetto: un momento fondamentale di condivisione oltre che di approfondimento di quello che sta vivendo il territorio in questo periodo critico e di come la pandemia stia impattando sul mondo formativo e professionale, sulla domanda e offerta di competenze.

La Camera di Commercio di Como-Lecco e il Gruppo PTSCLAS hanno fornito dati e chiavi di lettura fondamentali per l’individuazione e la comprensione dei fenomeni in atto nel territorio lariano e transfrontaliero, anche in relazione al prossimo futuro e ai possibili nuovi scenari. Elemento critico sul territorio lariano è il “mismatch” (mancato incontro tra domanda e offerta di lavoro), visibile soprattutto in alcune professioni, così come i cambiamenti demografici, in particolare l’invecchiamento della forza lavoro. Per il capitale umano futuro saranno fondamentali l’orientamento e la formazione continua (lifelong learning). La crisi pandemica da Covid-19 ha accentuato alcuni trend già in atto: in particolare la digitalizzazione e l’approccio green saranno due driver molto presenti nel futuro mercato del lavoro, intorno ai quali non si parlerà più di “professioni” (che cambiano con grande rapidità), ma di “competenze”, ossia di ciò che realmente le persone sanno fare.

L’Assessore Alessandra Bonduri ha offerto un quadro aggiornato delle politiche educative e giovanili territoriali di Como. Per prevenire e arginare il fenomeno della dispersione scolastica, che sta aumentando nell’attuale scenario pandemico, il Comune di Como ha compiuto alcuni passi su più fasce di età. Nello specifico ha attivato un supporto psicologico per le educatrici degli asili nido comunali e una azione di sostegno e aiuto compiti a distanza per alunni particolarmente fragili e svantaggiati. Inoltre, il Comune di Como sta concludendo l’assegnazione della gara per la gestione del Centro di Aggregazione Giovanile (CAG) del quartiere di Rebbio. L’Assessore ha sottolineato l’importanza di cabine di regia come queste di AD HOC: spazi di pensiero dove unire diversi punti di vista per ridare prospettiva ai giovani e quindi al territorio di Como.

Infine significativo e autorevole l’intervento del Professor Pier Cesare Rivoltella dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, direttore del Centro di Ricerca sull’Educazione ai Media, all’Innovazione e alla Tecnologia, sui temi dell’orientamento e della scelta consapevole – temi molto sentiti dalle scuole del territorio -, in particolare sul concetto di competenze che ha reso obsoleto il concetto di “professionalità” in quanto è sempre più debole la corrispondenza tra cursus studiorum e occupazione. Il Professore, in particolare, si è soffermato sulle “non technical skill” che, in aggiunta alle soft skill e competenze disciplinari, stanno acquisendo sempre più importanza, come quella di leadership e followership, conflict management, situational awareness, self-management e self-care.

In attesa dell’auspicata ripresa di tutte le attività in presenza, AD HOC prosegue dunque il suo cammino, cercando di non venir meno al percorso delineato e di adattarsi alla situazione attuale trasformando le difficoltà in occasioni da sfruttare per individuare nuove e costruttive modalità di rapporto. All’insegna di una fiducia che non viene meno, e che sono proprio i nostri giovani a tenere vigile e desta!

Anche se il timore avrà sempre più argomenti,

tu scegli la speranza.

(Lucio Anneo Seneca)

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