Le nostre interviste: Affido Culturale Abruzzo si racconta!

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Dal progetto madre “Affido Culturale”, progetto selezionato dall’Impresa sociale Con I Bambini, sono nati tanti AC in altre regioni. Federica Di Giovanni, coordinatrice del progetto per l’Abruzzo, ci racconta la loro esperienza a pochi mesi dall’inizio dell’avventura.

Come è nata l’idea di aderire al progetto?

L’idea nasce da un bisogno molto forte presente nel nostro territorio: l’esigenza di restituire luoghi – fisici e mentali – di condivisione educativa e sociale, in cui le famiglie del territorio (area teramano – n.d.r.) possano vivere esperienze significative da un punto di vista emotivo, relazionale e culturale. Il progetto “Affido culturale”, così come immaginato e sperimentato in altre città italiane, ci è parso essere la risposta ottimale a tale urgenza educativa e sociale, resa ancora più evidente dall’emergenza sanitaria in corso. Così, eccoci qui! Grazie ad un finanziamento ottenuto dal “Fondo di Beneficenza Intesa San Paolo”,  che ha saputo cogliere le enormi potenzialità di questo progetto, la nostra “Associazione Focolare Maria Regina ONLUS” ha intrapreso questa nuova avventura.

Cosa può portare Affido Culturale in termini di contrasto alla povertà educativa in un territorio come l’Abruzzo?

Il progetto nutre e rafforza il nostro territorio attraverso delle vere e proprie “vitamine di comunità”: nuove relazioni, cultura, condivisione del tempo libero, ri – scoperta del territorio e costruzione di reti di mutuo aiuto tra famiglie in grado di accompagnare i minori nei delicati processi di crescita e di sviluppo. Un altro aspetto che ci è parso essere molto significativo in termini di contrasto alla povertà educativa, è la straordinaria capacità del progetto di mettere in contatto e far dialogare fasce diverse della popolazione che, altrimenti, non avrebbero avuto molte occasioni di entrare in relazione – se non in maniera sporadica ed episodica. Crediamo fortemente che tutti questi elementi possano rappresentare un potente antidoto contro la povertà educativa ed i suoi effetti sulle future generazioni.

Come è stata la risposta delle famiglie e degli addetti ai lavori al progetto?

La popolazione abruzzese viene comunemente definita come una popolazione dai tratti ‘forti e gentili’. Nei primi mesi di progetto, tale forza è stata utilizzata per opporre una certa resistenza alle attività proposte. Con il passare del tempo, questa forza si è trasformata in energia positiva, ed è stata applicata dalle famiglie per vivere appieno le esperienze proposte dal progetto – con pieno entusiasmo e coinvolgimento. La gentilezza è la cifra che unisce e lega tutte le famiglie aderenti al progetto: un gruppo eterogeneo e coeso disposto a condividere momenti di cultura e bellezza nei luoghi del proprio territorio.

C’è già qualche aneddoto che potete raccontarci che vi ha fatto capire e vi ha dato consapevolezza che il progetto funziona e soprattutto che sta aiutando davvero la comunità?

30 Luglio 2022, prima uscita in natura con le famiglie aderenti al progetto ‘Affido culturale – Abruzzo’: osservare i bambini felici di giocare tutti assieme e le loro famiglie ridere e conversare attorno ad una tavola imbandita come se si conoscessero da anni, ci ha restituito tutta la bellezza e la potenza creatrice di questo progetto. Un vero e proprio attivatore di comunità e felicità, all’insegna della cultura e della bellezza! Al termine della giornata, il sorriso dei grandi e piccini ed i numerosissimi messaggi di ringraziamento ci hanno definitivamente convinti del fatto che la strada fosse quella giusta da percorrere! Siamo già a lavoro per organizzare una nuova uscita collettiva al termine dell’estate in cui coinvolgere tutte le famiglie
aderenti al progetto.

Tutti gli aggiornamenti sono disponibili sulla nostra pagina facebook “Affido culturale Abruzzo”.

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