Il Museo del Tesoro di San Gennaro con Affido Culturale per conoscere la storia della città di Napoli
di Affido Culturale
Scoprire una città vuol dire conoscere la sua storia, capire come è cambiata nel tempo e ammirare i personaggi più illustri. Affido Culturale, progetto nazionale selezionato da Con I Bambini, sa che questo principio è tanto più vero ed essenziale se si ha particolare attenzione alle nuove generazioni e, soprattutto, all’attivazione di strumenti innovativi per contrastare la povertà educativa.
E non si può capire Napoli se non si conosce San Gennaro. Per questo, e per il suo straordinario patrimonio d’arte, il Museo del Tesoro di San Gennaro è entrato con gioia ed entusiasmo nella rete di Enti Culturali di Affido Culturale Napoli.
“La figura di San Gennaro racchiude tutto questo: è il cuore di Napoli – riferiscono dalla Direzione del Museo – Il Museo del Tesoro di San Gennaro offre al visitatore la possibilità di entrare nel nucleo più profondo di Napoli e della sua cultura. Nello stesso tempo si ripercorrono le tappe fondamentali di una nazione, dalle monarchie e dalle dominazioni straniere fino all’Unità d’Italia. Ma tutti, che fossero Re o semplici forestieri, hanno sentito la necessità di omaggiare degnamente il Santo Patrono di Napoli. Una tradizione che continua oggi, grazie alle vostre visite e all’entusiasmo con il quale partecipate ai racconti delle nostre guide”.
Come nasce il Voto fatto dalla città di Napoli a San Gennaro?
Gli anni tra il 1526 e il 1527 furono terribili per Napoli: la guerra tra Spagna e Francia, la peste, le continue eruzioni del Vesuvio.
Scoraggiato e quasi senza speranza, il 13 gennaio 1527 il popolo di Napoli (tramite gli Eletti dei Sedili della città) formulò un voto solenne a San Gennaro.
Fu stipulato un vero e proprio contratto notarile con il Santo, rappresentato da 5 notai napoletani, essendo lui morto da più di 1300 anni!
Si chiedeva la protezione della città e la salvezza dalle sciagure; in cambio, si sarebbe realizzata una nuova Cappella all’interno del Duomo dove custodire le Reliquie e il Tesoro.
San Gennaro fece la grazia.
Cosa c’è da vedere al Museo per i partecipanti ad Affido Culturale?
Capolavori unici da ammirare solo nel museo.
Invenzione, devozione popolare, religiosità, spettacolarità: tutto questo e altro racchiude l’esposizione del Museo del Tesoro di San Gennaro, in un percorso di capolavori lungo sette secoli che oggi è possibile ammirare intatto grazie all’opera meritoria della Deputazione.
Nelle botteghe del Seicento e del Settecento l’arte veniva tramandata di padre in figlio e spesso non bastavano anni e anni di apprendistato per diventare “maestri” e venivano prodotte il 70% delle opere d’argento vendute in Europa e tutto questo grazie alla grande intuizione di re Carlo II d’Angiò che nel 1305 donò a Napoli il Busto di San Gennaro – la cui realizzazione fu affidata a degli orafi provenzali, ma con l’impegno che avrebbero dato nuova vita all’arte orafa napoletana.
L’apporto di questi maestri provenzali determinò una vera svolta nell’arte orafa non solo napoletana e meridionale, ma europea.
INFO UTILI:
Il museo è aperto tutta la settimana (lunedì al venerdì ore 9/16:30 con ultimo ingresso ore 16 – il sabato e la domenica ore 9/17 :30 con ultimo ingresso ore 17).
- Per ulteriori dettagli sul MUSEO e i percorsi di visita: www.museosangennaro.it e FB @MuseoSanGennaro
- Inoltre, in continuità con la presentazione della scorsa settimana, con piacere ricordiamo che è possibile usufruire anche di un biglietto integrato tra il museo Filangieri e il museo del Tesoro di San Gennaro.
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