Il Muncipio III e Affido Culturale: la lettera dell’assessora Claudia Pratelli alle scuole e alle famiglie.

A Roma Affido Culturale si apre al Municipio III grazie anche al sostegno dell’Assessora alle Politiche Educative e Scolastiche Politiche per lo Sport, Diritti Civili, Pari Opportunità e Partecipazione Claudia Pratelli.

Contattata da Casa dello Spettatore, capofila romano del progetto, la giovane assessora ha raccolto l’invito a coinvolgere le scuole e le famiglie del territorio attraverso una lettera ufficiale indirizzata ai dirigenti scolastici degli isitituti comprensivi e alle POSES delle Scuole dell’Infanzia del Municipio Roma III. Le POSES sono coloro che, nei nidi e nelle scuole dell’infanzia comunale coordinano le attività didattiche, supportando e promuovendo insieme al collegio docenti progetti e sperimentazione.

La lettera rappresenta non solo una dimostrazione della sensibilità dell’assessora ma anche un salto di qualità per la creazione di quella comunità educante diffusa e solidale che stiamo costruendo in città, perché racconta di come sia importante il contributo anche degli amministratori locali per veicolare il messaggio di un vero processo partecipativo e collettivo finalizzato alla costruzione di un’offerta culturale, educativa e formativa inclusiva; promossa dal basso e in grado di mobilitare contro la povertà educativa le istituzioni, la scuola, le famiglie e le realtà associative del territorio.

L’apertura nei confronti di Affido Culturale si inserisce coerentemente nel panorama delle iniziative di supporto scolastico che l’assessorato ha già attivato soprattutto durante l’emergenza dovuta alla pandemia, destinate alle famiglie alle prese con una riorganizzazione dei tempi e degli spazi di vita e nuovi carichi educativi. In questo senso va la campagna SOS SCUOLA per genitori e alunni promossa durante il lock down che ha messo in rete ed esteso i progetti BASE CAMP, gratuito e online per studentesse e studenti dai 13 ai 16 anni; TOTEM di supporto per la didattica a distanza; LABORATORI INTEGRATI per la preparazione degli esami di terza media; SOS FAMIGLIE SOTTOSOPRA all’interno del Progetto Sportello Psicologico al Terzo, per la riorganizzazione di spazi, tempi, responsabilità e funzioni, legata alla scuola a distanza.

Affido Culturale, anche nel III Municipio, esprime così l’auspicio che famiglie e realtà associative concorrano a realizzare un piano di accesso facilitato, condiviso e solidale alle fruizioni culturali per combattere la povertà educativa minorile.

La ricerca di Demopolis e Con i Bambini sulla povertà educativa minorile in Italia

Il fenomeno è molto più complesso di quanto si possa pensare e soprattutto esteso ed articolato e riguarda più da vicino le fasce economicamente deboli della società e i più piccoli. Come si apprende dall’indagine condotta dall’Istituto Demopolis per l’impresa sociale Con i Bambini, “con le limitazioni imposte dall’urgenza sanitaria di contenere la pandemia e con la sospensione traumatica della continuità scolastica, gli spazi fisici e prospettici, ma anche le risorse materiali e immateriali intorno ai minori si sono drasticamente ridotte”.

Alla complessità del fenomeno della povertà educativa minorile cerca di contrapporsi la varietà delle possibilità che Affido Culturale vuole mettere a disposizione delle famiglie.

Perché partecipare ad Affido Culturale

Partecipare a Affido Culturale è un modo, infatti, per sperimentare direttamente e con un sostegno economico ad hoc, quante opportunità una città con i suoi spazi, le realtà attive nella promozione sociale e culturale, i beni culturali e gli spazi verdi, e poi i cinema, i teatri e i musei, può offrire per integrare il percorso educativo e formativo delle giovani generazioni. Per sostenere il compito della famiglia e della scuola. Infine, per cogliere ogni volta che sia possibile occasioni di collaborazione fattiva con chi ha la responsabilità di amministrare un territorio e di trovare nuove strade per costruire e garantire fin dall’infanzia il benessere materiale e immateriale dei cittadini.