Natura, archeologia e borghi: i tesori nel Barese si svelano per Affido Culturale

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Un viaggio alla scoperta dei borghi della provincia di Bari, tra musei, storia e gastronomia. Esperienze che toccano tutti i sensi e che grazie alla partnership tra Fondazione Sat e la società cooperativa Iris. Il tutto aperto ai piccoli affidati e alle famiglie affidatarie del progetto di Affido Culturale.

Le attività proposte

Cosa sarà possibile allora fare con gli e-ducati, la moneta virtuale sviluppata per AC? I volontari di Iris accompagneranno i partecipanti alla scoperta delle bellezze di Altamura, Gravina e Sammichele. Con un occhio attento alle oasi naturalistiche. Dove i più piccoli potranno riscoprire un rapporto con l’ambiente e le tante attività ad esse connesse.

Il percorso dell’acqua e della pietra

Impossibile non citare ad esempio, il Percorso dell’acqua e della pietra nell’oasi naturalistica di Capotenda a Gravina. Un’esperienza che porterà gli affidatari “tra rocce e anfratti – spiegano dalla cooperativa – dal Ponte Viadotto-acquedotto, attraverso l’area archeologica del Padre Eterno, sino al canyon più suggestivo del sud Italia, dove natura, storia e leggende si intrecciano”.

I boschi del Parco dei Briganti

I boschi del Parco dei Briganti a Santeramo potranno invece essere esplorati con più mezzi. A piedi, in mountain bike o a cavallo. Senza dimenticare i percorsi acrobatici aerei che permetteranno ai più coraggiosi di spostarsi tra un albero all’altro con liane, ponti tibetani, cavi, reti e passerelle.

Altamura e Sammichele di Bari

Per quanto riguarda invece i borghi, ad AltamuraSammichele di Bari, che offrono tante attività culturali tra cui scegliere (dal museo del Vino alla Cattedrale, passando per Palazzo Baldassarre e per il museo della Civiltà contadina). E nelle pause si potranno scoprire gli scorci e le viuzze dei due affascinanti centri nell’entroterra barese, oltre a gustare i prodotti della gastronomia locale. A tal proposito, impossibile non dedicare una visita al forno storico del Consorzio del Pane di Altamura, principale centro di produzione del prodotto dop.

La storia di Iris

La Iris Società Cooperativa sociale nasce ad agosto del 2005 grazie ad un team di professionisti laureati nel settore ambientale e culturale. Iris esercita le sue attività nei settori della valorizzazione del patrimonio culturale e naturale, storico, monumentale, archeologico, umanistico, documentale, delle risorse storico-artistiche, ambientali e paesaggistiche, e dell’educazione ambientale e storico-culturale, della formazione professionale, delle scienze ambientali, della comunicazione e del turismo.

La cooperativa agisce nell’intera filiera

Iris agisce nell’intera filiera, dalla progettazione alla gestione di varie attività nei settori dell’ambiente, della cultura, del sociale e del turismo, per rispondere al meglio alla domanda di servizi ambientali e culturali di alta qualità, coniugando professionalità e competenze, al fine di soddisfare al meglio le esigenze degli utenti. Iris opera in tutto il territorio nazionale, avvalendosi sia di rapporti di collaborazione con realtà private e associative operanti negli stessi settori, sia di rapporti di lavoro con giovani del posto. Tuttavia è possibile scomporre le sue attività in 2 principali macroaree: la prima comprendente una vasta gamma di servizi turistico-educativi rivolti in particolare agli istituti scolastici, appartenenti al più ampio settore del c.d. turismo sociale, la seconda frutto della partecipazione a bandi pubblici, tramite la stesura di progetti di valorizzazione del territorio, realizzati anche in collaborazione con altri partner pubblici e privati.

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